DIRCE, Pittore di
Il maggiore tra i ceramografi "protopestani", attivo nel secondo venticinquennio del IV sec. a. C.
L'attribuzione alla fabbrica pestana di questo maestro e dei suoi successori Pittore dell'Orgia (Revel-Painter) (v.) e Pittore di Sykon (v.), è tutt'altro che pacifica. Nessun vaso di questo gruppo ha finora come provenienza attestata Paestum o i suoi dintorni. Qualcuno parlò di fabbrica siciliana, poiché in Sicilia fu trovata la quantità maggiore di vasi di tale tipo. Ma sono evidenti le affinità con lo stile della prima ceramografia campana, atticizzante. Ci sono anche rapporti con la contemporanea produzione tarantina. Si afferma che l'opera del Pittore di D. e quella dei suoi seguaci ha esercitato un influsso determinante sulla produzione pestana di Assteas e di Python, nello stile dei quali si ritrovano molti particolari ripresi fedelmente dalla cerchia del Pittore di Dirce.
Bibl.: J. D. Beazley, in Jacobsthal, Die Melischen Reliefs, Berlino 1931, p. 83, nota 4; P. Wuilleumier, in Revue Arch., Serie V, XXXII, 1931, I, p. 234 ss.; A. D. Trendall, in Journ. Hell. Stud., LV, 1935, p. 35 ss.; Paestan Pottery, Londra 1936, p. 7 ss.; G. Patroni, in Rassegna Storica Salernitana, II, 1938, p. 222 s. e passim; A. D. Trendall, in Papers of the British School at Rome, vol. XX-N. S., VII, 1952, p. 23 ss.; id., Vasi antichi dipinti del Vaticano. Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, Città del Vaticano 1953, p. 24 s.; A. Stenico, in Acme, IX, 1956, p. 99 ss.