EDIMBURGO, Pittore di
Ceramografo attico della tecnica a figure nere che prende nome da Edimburgo, dove è conservata la lèkythos 1872, 23, 12, con Atena che monta sul carro. È il principale pittore di lèkythoi attorno il 500 a. C., derivando il suo stile da quello del Gruppo di Leagros: oltre a grandi lèkythoi, dipinse però anche anfore grandi e minori, hydrìai e lekanìdes. Le sue grandi figure si sentono più a loro agio sulle larghe superfici dei coperchi di lekanìdes che nello spazio limitato delle lèkythoi e delle anfore. A lui si deve poi un'importante innovazione, quella di aver coperto il fondo della superficie da dipingere con uno strato di color bianco, o meglio color crema, che diverrà comune nelle lèkythoi del V secolo. La sua opera più vigorosa è un combattimento, con carri, alla presenza di donne, su un coperchio di lekàne del Cabinet des Médailles di Parigi, quella più delicata è su un altro coperchio dello stesso museo e rappresenta Achille portato a Chirone. La sua produzione supera i cento vasi, a fondo rosso ed a fondo bianco, mentre parecchi altri sono di una mano molto vicina alla sua, ma potrebbero anche essere suoi.
Bibl.: C. H. E. Haspels, Attic Black-figured Lekythoi, Parigi 1936, pp. 86-89; 215-221; H. D. Beazley, Black-fig., pp. 476-80; 670-1; 697; 700.