GALES, Pittore di
Ceramografo attico, attivo entro l'ultimo decennio del VI sec. a. C. La sua opera sicura è limitata a due lèkythoi di elevata qualità artistica e di grande interesse anche per le figurazioni.
In una di esse infatti (Siracusa 26967) appare, designato dall'iscrizione, Anacreonte con la lyra in una scena di kòmos. L'altra lèkythos, a Boston (13.195), con preparativi di un sacrificio, risulta ancora più vivida e variamente articolata per la sovrapposizione di masse distese orizzontalmente dei buoi e, verticali, degli offerenti. In tutte e due il nome di G. è dato come vasaio. Malgrado la fluidità del linguaggio e un'indubbia personalità nel segno preciso e di una formale eleganza, non è stato possibile che avvicinare tentativamente al pittore l'incantevole coppa con una scena amorosa in Yale e un piatto di elaborata eleganza in Vienna (n. 1777); quest'ultima attribuzione non è accettata da J. D. Beazley.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig. in Am. Mus., p. 26; J. C. Hoppin, Red-fig., I, p. 462; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung, Monaco 1923, p. 429; C. H. E. Haspels, Attic Black Figured Lekythoi, Parigi 1936, p. 69; J. D. Beazley,Red-fig., p. 30, n. i, p. 31, n. 2; G. M. A. Richter, Attic Red-fig. Vases: A Survey, 2a ed., New Haven 1958, p. 58.