GALLATIN, Pittore di
Ceramografo attico, operante entro il primo e secondo decennio del V sec. a. C.
J. D. Beazley gli assegna tre grandi vasi, due hydrìai e un'anfora e avanza l'ipotesi che in luogo di una personalità autonoma si tratti di una fase più arcaica dell'attività del Pittore di Diogene. In realtà, a parte le somiglianze formali vi è una decisa differenza di tono tra il tenue ma indubbio filo di poesia che anima le opere del Pittore di Diogene e l'atteggiamento più spiccio, drastico, quasi borghese, che s'incontra nel Pittore di Gallatin. Nello sviluppo di un artista questo progresso da una franca e solida abilità formale alla conquista di timide e primaverili qualità poetiche non appare un fenomeno dei più convincenti.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 163; G. M. A. Richter, Attic Red-figured Vases: A. Survey, 2a ed., New Haven 1958, p. 73.