HAIMON, Pittore di
Ceramografo attico della tecnica a figure nere, che prende nome dalla figura di H., ultima preda della Sfinge, scena che si ripete quattro volte sui vasi attribuitigli; per esempio sulla lèkythos del Louvre CA III. Tra i 116 vasi attribuiti al pittore, che mostra di aver avuto rapporti con altri maestri come i Pittori di Diosphos, di Emporion, di Maratona e della Megera, e la cui attività si aggira nel periodo attorno al 480 a. C., ricordiamo alcune lèkythoi che presentano decorazioni spesso da lui ripetute, come Leida xviii, 20, con il ragazzo nel calderone; New York, Coll. Gallatin, con Eracle e il cinghiale; Atene 472, con una scena di armamento; Tebe 18, 52, con Arianna che monta sul carro; Berlino 1883, con il carro del sole.
Bibl.: C. H. E. Haspels, Attic Black-Figured Lekythoi, Parigi 1936, pp. 241 ss.; 368; J. D. Beazley, Black-fig., pp. 130 ss.; 538-9.