MADRID, Pittore di
Ceramografo attico operante circa l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. Gli vengono assegnate un ristretto numero di opere, in tutto sette grandi vasi con predominanza assoluta di hydrìai di tipo affine a quelle del Gruppo di Leagros. Il Pittore di M. dipinge nella tecnica a figure nere, ma con manierismi e grafie tipici della prima generazione di pittori a figure rosse, in ispecie di Euthymides. Nelle figurazioni ritorna costantemente Eracle in lotta con le amazzoni o con altri avversarî - nella hydrìa di Madrid, da cui prende il nome, l'eroe è opposto ad Apollo nella lotta per il tripode - oppure adagiato a banchetto con altre divinità. Composizione e figure hanno tuttavia un carattere statico e inarticolato, malgrado lo schema esteriore di lotta e di movimento. Il lavoro di graffito invece è minuzioso e raffinatissimo nel definire elaborati sistemi di pieghe, corimbi di riccioli e corone di alloro. Singolare per lo schema e la insolita corporeità la figura di Kyknos avversario di Eracle nella hydrìa n. 418 del Vaticano, visto quasi di faccia e crollante in un'ardita spaccata.
Bibl.: J. D. Beazley, in Papers Brit. Sch. Rome, XI, 1929, p. 7; K. Peters, Panathenäische Presaimphoren, Berlino 1942, p. 38; J. D. Beazley, Black-fig., p.329.