METHYSE, Pittore di
Ceramografo attico, attivo intorno al 450 a. C. È inserito da J. D. Beazley nel gruppo del Pittore di Villa Giulia e del Pittore di Chicago: e con quest'ultimo in particolare rivela notevoli affinità per la predilezione per la linea lunga e melodiosa. Nella sua pittura troviamo evocato un mondo dionisiaco languido e cerimoniale, con scene di culto e cortei solenni ed estatici, senza crudezze di satiri o furori di menadi. Il nome scelto con suggestiva appropriatezza a fissare la personalità dell'artista è quello che designa una figura femminile, menade o personificazione, che avanza dinanzi a Dioniso trasognata e come misticamente posseduta, il capo rovescio e una grande lyra tra le mani, nel cratere di New York. In questa atmosfera sospesa e nella sottile intossicante musicalità dei contorni si rivela la personalità dell'artista, anche lui posseduto dal gusto della linea inflessa e melodica sino a sottomettere solidità strutturale e tutto il resto a questa esigenza.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., pp. 410-411; G. M. A. Richter, Red-fig. Athenian Vases in the Metropolitan Museum, New Haven 1936, tav. 109, 10, tav. 171, 109.