NAZZANO, Pittore di
Pittore falisco. Prende il nome dal cratere a figure rosse proveniente da Nazzano, ora nella collezione del principe del Drago a Roma. Vi è rappresentata Arianna dormiente, in un atteggiamento ripreso da una menade del cratere attico del Pittore di Meleagro, dell'inizio del IV sec. a. C. Ma negli altri tre crateri a calice provenienti da Faleri, che gli vengono attribuiti, il pittore si allontana dai modelli attici nell'affollamento esagerato delle figure, che non riescono a tenere il loro giusto posto nello spazio. Ciò è evidente specialmente nel suo ultimo lavoro consistente in una Ilioupèrsis, in cui le figure più felicemente rese sono quelle di Menelao e di Elena. Il pittore, pur non avendo la qualità di quello dell'Aurora, è tuttavia tra i migliori del gruppo falisco. Egli usa la linea a rilievo e si ascrive alla prima metà del IV sec. a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Etruscan Vase-Painting, Oxford 1947, pp. 92, 96.