NIKON, Pittore di
Ceramografo attico operante entro il terzo e quarto decennio del V sec. a. C. Dipinge vasi di dimensioni ridotte e di solito a sviluppo verticale, quali lèkythoi e anfore nolane in una maniera facile e non impegnativa. Il suo mondo sembra costituito di lievi figure in movimento, Nikai volanti o avanzanti con torce, giovinetti, Eos che apre le braccia anelante a un invisibile, timoroso amante. Anche le poche figurazioni in cui possiamo riconoscere un'intonazione drammatica, quale Odisseo e Circe nella lèkythos di Erlangen 261 vengono risolti con una facile impetuosità, senza vera tensione e interiorità. Oltre al nome di Nikon appare nelle sue opere il nome di Timoxenos che lo riconnette all'opera sostanzialmente parallela del Pittore di Charmides.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 131; id., Red-fig., p. 441.