PERUGIA, Pittore di
Ceramografo etrusco a cui si attribuiscono due vasi: un'anfora a punta di Perugia, da cui deriva il nome, ed un cratere a calice di Firenze, proveniente da Chiusi, che hanno nella faccia principale una scena con Dioniso ed Arianna come protagonisti. Il Brunn riconobbe che i due vasi erano della stessa mano e cosi l'Albizzati, che li attribuì alla fabbrica di Vulci.
Il Pittore di P. atticizza felicemente, in lui non è quasi niente di provinciale, egli imita lo stile del Pittore di Meidias e dei suoi compagni, per cui difficilmente si può considerare più tardo dell'ultima decade del V sec. a. C.
Bibl.: H. Brunn, in bull. Inst., 1859, pp. 28-29; J. D. Beazley, Etruscan Vase-Painting, pp. 3; 36-37; C. Albizzati, Una fabbrica vulcente di vasi a figure rosse, in Mélanges d'archéologie et d'histoire, XXXVII, 1918-19, p. 105 s.