ROCCANOVA, Pittore di
Ceramografo lucano, denominato così dalla località dalla quale proviene un gran numero dei suoi vasi, ora al museo di Taranto.
La sua arte deriva da quella àpula, soprattutto dai vasi più correnti; è provinciale e caratterizzata dalla continua ripetizione di temi e di figure singole. Anche i motivi decorativi ritornano con monotonia. Il suo stile è pesante nelle figure alle quali la bocca e gli occhi appena abbozzati danno una singolare fissità.
Gli sono stati attribuiti circa 60 vasi che si distinguono anche per la tecnica: l'argilla è di colore pallido ed ha applicata una ingubbiatura rossa intensa. Spesso il nudo delle figure femminili è lasciato nel colore originale dell'argilla e per contrasto appare quasi bianca. Fu attivo nella seconda metà del IV secolo.
Bibl.: C. Albizzati, in Dissert. Pont. Acc. Rom. di Archeol., XIV, 1920, p. 172, nota i; A. D. Trendall, Handbook to the Nicholson Museum2, Sydney 1948, p. 329; id., Vasi antichi dipinti del Vaticano: Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, Città del Vaticano 1953, p. 6.
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