SIRACUSA, Pittore di
Ceramografo attico, attivo entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C. È un mestierante abile e prolifico, di fisionomia decisamente eclettica, che dipinge con franchezza e rapidità vasi di ogni tipo e con ogni sorta di scene. J. D. Beazley gli riconosce una dipendenza da Makron, e in realtà un'eco dei modi di questo artista, esuberante e raffinato è possibile cogliere in opere quali lo stàmnos con psicostasia di Boston, che appartiene alla prima fase del Pittore di Siracusa. Tra le figure più riuscite ed evidentemente più apprezzate dall'artista sono quelle dei satiri, brutali e vigorosi, che coloriscono con tanta frequenza anche le scene più scialbe.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. Rot-fig., p. 313; id., Red-fig., p. 352.