Vedi TALOS, Pittore di dell'anno: 1966 - 1997
TALOS, Pittore di
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome è dovuto allo splendido e notissimo cratere a volute del Museo Jatta a Ruvo con l'episodio di T., il gigante metallico cretese abbattuto dai Dioscuri (v. talos, 2°).
Accanto a questo gli viene assegnato da J. D. Beazley un piccolo numero di opere, per lo più frammentarie, ma sufficienti a lasciar intravvedere una personalità artistica di eccezionale livello. Il Pittore di T. possiede altissime qualità espressive e un segno fluido e musicale: le sue monumentali figure risultano definite nelle loro qualità di massa e di peso attraverso una sottile, elaboratissima grafia. Tuttavia nella loro struttura, come anche nella composizione, potentemente articolata e a volte confusa, sono sempre presenti elementi di intimo disaccordo. In realtà l'opera del Pittore di T. costituisce il documento più lucido e più drammatico della crisi e della catastrofe della pittura di vasi in Attica nella seconda metà del V sec. a. C. Si tratta di un artista illuminato e sensibile che tenta di introdurre nei limiti inesorabili della pittura di vasi le sue preoccupazioni di composizione e di scorcio, gli effetti pittorici, di ombreggiature e di colore, infine un linguaggio nuovo di monumentalità e di volume. In un certo senso la sua opera rimane isolata e senza continuatori. E il suo stesso fallimento rimane l'ultimo cosciente, programmatico tentativo di ricollegare la pittura di vasi con le grandi tradizioni della grande pittura.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 845.