TITHONOS, Pittore di
Ceramografo attico, attivo entro il terzo e quarto decennio del V sec. a. C. Il suo mondo formale è strettamente legato a quello del Pittore di Berlino, di cui riprende ed elabora gli aspetti minori.
Ugualmente è innegabile una stretta relazione con l'opera del Pittore di Providence, la cui attività deve essere stata sostanzialmente contemporanea a quella del nostro. D'altra parte il Pittore di Providence rivela una personalità più vigorosa e indipendente, così da trovare una via di espressione sua propria, mentre il temperamento modesto e certa particolare tenerezza nel segno fanno sì che in alcune opere più felici il Pittore di T. si avvicini più di ogni altro al grande maestro, il Pittore di Berlino. Dipinge per lo più vasi di dimensioni ridotte, anfore nolane e lèkythoi, in cui il tema è di solito limitato a una sola figura. L'anfora nolana di Boston 03.816 con la figurazione di Eos e Tithonos, che gli ha dato il nome, rappresenta quindi una delle sue opere più impegnative svolgendo il tema a due figure dell'inseguimento d'amore.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rot-fig., p. 128; id., Red-fig., p. 206 ss.