ZEPHYROS, Pittore di
Ceramografo attico, attivo entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C.
Venne per la prima volta distinto dalla personalità assai prossima del Pittore Lewis ad opera di H. R. W. Smith nella monografia dedicata appunto a quest'ultimo artista: e, in accordo con J. D. Beazley, gli sono stati assegnati un piccolo numero di skỳphoi. Il nome è dovuto alla singolare figurazione di Zefiro e Narciso nello skỳphos di Vienna n. 191. Come il più noto collega, il Pittore Lewis, il Pittore di Z. sembra essersi limitato alla decorazione di skỳphoi, prediligendo anch'egli il motivo drammatico ed erotico dell'inseguimento d'amore. Dato il numero assai limitato di opere assegnategli, non è agevole determinare la natura dei rapporti che lo collega con il suo maggior fratello. Si può dire che il Pittore di Z. è un artista di notevole rilievo la cui opera si avvicina sino quasi a coincidere con il periodo centrale del Pittore Lewis. Può distinguerlo da quest'ultimo, generalmente più calmo e graziosamente atteggiato, l'appuntita spigliatezza del tratto che, ad opinione di H. W. R. Smith paleserebbe un contatto con la cerchia di Brygos.
Bibl.: H. R. W. Smith, Der Lewis Maler, Lipsia 1939, p. 17, n. 26; id., in Am. Journ. Arch., XLII, 1938, p. 316; J. D. Beazley, Red-fig., p. 519.
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