DIONISIACO, Pittore
Ceramografo proto-italiota del gruppo B (protoàpulo) detto anche Pittore della Nascita di Dioniso al quale sono attribuiti vasi, soprattutto crateri, di grandi dimensioni. Il grande cratere di Ceglie al museo di Taranto con la nascita di Dioniso, dal quale è stato denominato questo maestro, è tipico del suo primo periodo di attività (ultimo decennio del V sec. a. C.). Il Pittore D. discende dallo stile del Pittore di Sisifo: egli appunto è il principale esponente di quella corrente àpula monumentale che ha i suoi inizî nei tre grandi crateri del Pittore di Sisifo, con decorazione complessa ed elaborata.
L'attività del Pittore D. si svolge fra il 410 e il 380 circa a. C. ed assai probabilmente in Taranto. Nelle sue prime opere lo stile è grandioso e scultoreo, in quelle più tarde diventa maggiormente pittorico. Si fa più evidente il manierismo e spesso la composizione è meno felice. Nelle opere più tarde del Pittore D. si constata un grande impiego dei colori aggiunti bianco e giallo, precorrendo anche in questo una delle caratteristiche della produzione àpula del IV secolo a. C.
Per qualche studioso (Watzinger, Oakeshott) i prodotti della prima fase del Pittore D. sarebbero, da ritenersi come opera evoluta del Pittore di Sisifo stesso.
Bibl.: C. Watzinger, in Furtwängler-Reichhold, III, 1932, p. 348, nota 13; N. R. Moon-Oakeshott, in Jour. Hell. St., LV, 1935, p. 230; A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, Lipsia 1938, p. 28 ss.; id., Vasi antichi dipinti del Vaticano. Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, I, Città del Vaticano 1953, p. 70.