pittura e pintura
La forma ‛ pittura ' è la sola accolta dal Petrocchi per la Commedia; invece, rispettivamente per la Vita Nuova e per le Rime, il Barbi e la '21 adottano sempre ‛ pintura ' (per l'alternanza, v. PETROCCHI, nota a Pg XI 94).
In senso astratto è l'arte del dipingere: Pg XI 94 Credette Cimabue ne la pittura [nella '21 e nel Casella pintura] / tener lo campo. Come concreto indica la singola opera pittorica: Vn XIV 4 io poggiai la mia persona... ad una pintura la quale circondava la stanza del convito (il particolare lascia presumere si dovesse trattare di una serie di arazzi o di affreschi); Rime XC 13; Pd XXVII 93 (dove il Petrocchi e la '21 leggono pitture e il Casella pinture).
Il tradizionale motivo della donna amata dipinta nel cuore del poeta (per cui v. PINGERE), liberamente rielaborato sul tema cavalcantiano dell'amore pauroso, ha suggerito il valore estensivo di " immagine ", " rappresentazione ", con il quale il vocabolo compare in Rime LXXX 8 intorno a' suoi [occhi] sempre si gira / d'ogni crudelitate una pintura: negli occhi severi di madonna sfavilla la crudeltà. Come bene osserva il Contini, " questa costante dell'immaginazione dantesca, incontrandosi con l'imitazione virgiliana in Inf. III 99, intorno agli occhi di Caronte metterà di fiamma rote " (Rime, p. 94). Per il concetto di p. in D. e per la sua esperienza della p. contemporanea, v. ARTI FIGURATIVE.