ADRIANI, Placido
Nato a Lucca nella seconda metà del sec. XVII, si fece benedettino cassinese in S. Pietro di Perugia il 24 febbr. 1707, dimorando però a lungo nel monastero napoletano dei SS. Severino e Sossio, di cui scrisse un'accurata storia rimasta manoscritta: De erectione Regii Monasterii SS. Severini et Sosii. Intorno al 1732 tornò a vivere in Umbria fra Assisi e Perugia. Ma la sua fama è legata soprattutto al teatro.
Non solo compose e concertò commedie e scenari o soggetti, recitando anche nella parte di Puilcinella, ma proprio la conoscenza del teatro del tempo gli suggerì l'idea di venire in aiuto ai comici improvvisanti, compilando un grosso volume da servire loro di prontuario o di repertorio: è la Selva overo Zibaldone di concetti comici raccolti dal P.D. Placido Adriani di Lucca MDCCXXXIV, scoperta dal Croce e che costituisce uno dei testi fondamentali per la storia della commedia dell'Arte, conservato manoscritto nella Biblioteca comunale di Perugia (A. 20). Nella stessa biblioteca si trovano anche, dell'A., manoscritti, quattro Commedie (D. 46): La scola cavajola; l'Ommo propone e lo cielo dispone (recitata nel 1734); Lo Schirchio (1735); La Comedia in Comedia (1736, dallo spagnolo); e un volume di Dissertazioni (A. 22).
Non se ne conosce la data di morte.
Bibl.: C. Lucchesini, Della storia letteraria del ducato lucchese, in Memorie e documenti per servire all'Istoria del ducato di Lucca, X, Lucca 1831, pp. 271-272; B. Croce, Un repertorio della commedia dell'arte, in Giorn. stor. d. letter. ital., XXXI (1898), pp. 458-460; E. Del Cerro, Nel regno delle Maschere, Napoli 1914, pp. 445-446; L. Tonelli, Il teatro italiano dalle origini ai giorni nostri, Milano 1924, p. 224; Encicl. dello Spettacolo, I, coll. 146-147.