planetario
planetàrio [Der. del lat. planeta "pianeta"] [agg.] [ASF] (a) Che riguarda i pianeti (orbite p., ecc.) o che ne ricorda certe caratteristiche (per es.: nebulosa p.; sistema stellare p., locuz. con cui si designa talora una stella doppia; in senso analogico, modello p. dell'atomo, ecc.); (b) dell'ambiente terrestre, di ciò che riguarda l'intera Terra: clima p., onde p., scala p. (contrapp. a clima regionale, onde locali, scala locale e simili). ◆ [GFS] Onde p.: movimenti ondosi dell'atmosfera terrestre, che si propagano orizzontalmente, prevalentemente lungo i paralleli, con grande lunghezza d'onda (centinaia e migliaia di km): v. atmosfera terrestre: I 263 b. ◆ [s.m.] [ASF] [OTT] Apparecchio che, posto al centro di un grande schermo emisferico, proietta su questo un insieme di punti brillanti che, nell'insieme, riproduce l'apparenza del cielo stellato a una data epoca in un dato sito, che può essere variata a piacere, consentendo, tra l'altro, di seguire i movimenti dei pianeti nel corso dell'anno o di più anni; alcuni p. sono capaci di proiettare immagini della Terra dallo spazio e di pianeti solari, riprese da veicoli spaziali oppure sintetizzate da un calcolatore elettronico; lo stesso termine indica anche l'edificio, con speciali caratteristiche strutturali, che ospita tale strumento. Il primo p. fu ideato da W. Bauersfeld e realizzato nel 1924 dalla Società Zeiss di Jena. Si tratta di uno strumento piuttosto complicato, essendo costituito da un gran numero di proiettori coordinati tra loro e sistemati su strutture dotate di vari tipi di movimento. Schematicamente, si ha un corpo cilindrico, contenente i meccanismi nonché i proiettori per il Sole, la Luna e i pianeti solari, con alle estremità due grandi globi che portano i proiettori per le stelle principali del cielo boreale e di quello australe, rispettiv., e accanto ai quali si trovano due dischi per la proiezione della Via Lattea; il corpo cilindrico e i globi da esso portati possono rotare, comandati a mano oppure da un calcolatore elettronico, intorno a un asse orizzontale est-ovest, intorno a un asse parallelo all'asse terrestre oppure intorno a un asse ortogonale al piano dell'eclittica, potendosi in tal modo simulare, con enorme accelerazione, i moti degli astri nel corso del tempo.