plastico
plàstico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. plasticus "che riguarda il modellare", gr. plastikós da plásso "plasmare"] [FTC] [CHF] [MCC] Dei corpi (materiali p.) che, sotto sollecitazione, subiscono deformazioni, esse stesse dette deformazioni p., che sono permanenti, cioè persistono al cessare della sollecitazione, e possono essere anche assai ampie, tuttavia senza che si producano rotture o fessurazioni; i materiali p. sono abitualmente considerati tra i solidi, ma v'è chi li considera piuttosto dei liquidi con una viscosità molto grande. ◆ [FML] Liquido p.: liquido non newtoniano al quale occorre applicare uno sforzo di taglio per ottenere un gradiente di velocità: → liquido: L. newtoniano. ◆ [CHF] [FTC] Materie p., o plastiche s.f.: vasta classe di materiali macromolecolari, chiamati anche in altri modi (sostanze macromolecolari, plastomeri, polimeri o alti polimeri), di cui solo una parte presenta comportamento p., mentre altre presentano comportamenti elastici o quasi rigidi oppure peculiari (per es., al variare della temperatura, come accade per le materie termoplastiche e quelle termoindurenti), distinguendosi poi in materie p. naturali e artificiali (la maggior parte): v. polimero. ◆ [CHF] [FTC] Materie p. espanse: particolari materie p., con struttura a cellule spesso intercomunicanti, caratterizzate da piccola densità e ottime proprietà isolanti (acustiche, elettriche e termiche). ◆ [FTC] [MCC] Moltiplicatore p.: v. plasticità, teoria della: IV 539 d.