pleiocromia
Eccessivo contenuto in un liquido biologico, secreto o escreto, dei relativi pigmenti. Il termine è usato soprattutto con riferimento alla bile, alle feci (per le quali si riscontra p. in caso di itteri emolitici) e al sangue (nel qual caso indica un aumento della quantità totale di emoglobina, come si verifica, per es., nelle policitemie).