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pleiotropia

di Saverio Forestiero - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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pleiotropia

Saverio Forestiero

Fenomeno per cui uno stesso gene manifesta più effetti fenotipici distinti. Quando un gene è pleiotropico si assume che esso determini caratteri fenotipici, almeno all’apparenza, incorrelati tra di loro. Un caso di pleiotropia è rappresentato dall’allele S del gene della β-globina umana. Nei mutanti omozigoti SS, il gene produce infatti individui ammalati, globuli rossi falciformi, bassa concentrazione di globuli rossi normali a bassa quota, una forte anemia falciforme e una bassissima concentrazione di globuli rossi ad alta quota; in tutti i casi, esso produce resistenza alla malaria. Un altro esempio di gene pleiotropico è il gene white per l’occhio di Drosophila che, tra l’altro, nella femmina controlla la forma della spermateca. È verosimile che qualsiasi gene regolatore sia pleiotropico, in quanto l’enzima prodotto innesca non una ma una cascata di reazioni chimiche. È perciò probabile che la pleiotropia sia molto importante nei fenomeni evolutivi e che possa agire anche attraverso i multipli sistemi di controllo disseminati durante il processo di sviluppo in cui l’interdipendenza tra i diversi stadi implica un’azione genica concertata. Ci si può infatti aspettare che la mutazione di un gene pleiotropico possa essere dannosa per qualcuno dei caratteri che esso determina, siano essi unigenici-qualitativi o poligenici-quantitativi. Lo stesso dicasi per la riduzione del tasso di variabilità genetica di una popolazione (eterozigosi) a seguito di ripetuti inincroci. Attraverso il mantenimento della variabilità genetica, la pleiotropia diventa così un meccanismo di vincolo ontogenetico alla produzione di nuove varianti fenotipiche.

→ Evoluzione. Plasticità del fenotipo

Vedi anche
allele Ciascuno dei due o più stati alternativi di un gene che occupano la stessa posizione (locus) su cromosomi omologhi e che controllano variazioni dello stesso carattere. Gli allele di un gene possono codificare prodotti quantitativamente o qualitativamente diversi. Per uno stesso gene gli organismi possono ... fenotipo In genetica, l’insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo determinate dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente. Il fenotipo indica sia la specifica espressione di un gene che l’insieme dei caratteri di un determinato organismo: esso comprende quindi ... mutazione biologia Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l’ideatore della teoria delle mutazione o mutazionismo. Egli riteneva che le mutazione fossero sempre rappresentate da deviazioni ... genetica Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo si parla di genetica somatica) sia da una generazione all’altra ...
Categorie
  • GENETICA in Biologia
Altri risultati per pleiotropia
  • pleiotropia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Fenomeno per cui uno stesso gene manifesta più effetti fenotipici distinti. Quando un gene è pleiotropico si assume che esso determini caratteri fenotipici, almeno all’apparenza, non correlati tra di loro. Un caso di pleiotropia è rappresentato dall’allele S del gene della β-globina umana. Nei mutanti ...
Vocabolario
pleiotropìa
pleiotropia pleiotropìa s. f. [comp. di pleio- e -tropia]. – In genetica, la capacità di un singolo gene di influenzare l’espressione di più di un carattere; è detta anche pleiotropismo o polifenia.
pleiotròpico
pleiotropico pleiotròpico agg. [der. di pleiotropia] (pl. m. -ci). – In genetica, di gene che presenta pleiotropia.
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