PLEISTAINETOS (Πλεισταίνετος)
Un artista di questo nome, fratello di Fidia, è ricordato da Plutarco (De glor. Athen., p. 346) come uno dei pittori ateniesi che avrebbero dipinto "condottieri vincitori, battaglie ed eroi".
Il nome di un fratello di Fidia, scultore e pittore, è nelle altre fonti Panainos (v.): questi avrebbe dipinto la Battaglia di Maratona nella Stoà Poilkìle ad Atene (Plinio, Pausania) e collaborato con Fidia allo Zeus di Olimpia (Pausania). Vi è solo la notizia di Strabone che Panainos collaboratore di Fidia ad Olimpia, fosse nipote e non fratello del grande scultore, e questa permetterebbe di distinguere le due personalità: un fratello di Fidia, pittore della Battaglia di Maratona, ed un nipote di Fidia, forse anche figlio del fratello stesso, scultore ad Olimpia. Il fratello di Fidia poteva chiamarsi Panainos o P.: a favore della prima ipotesi sta la concordanza di Plinio e di Pausania, a favore della seconda si può invocare il criterio della lectio difficilior offerta dal nome raro che è in Plutarco.
L'ipotesi più semplice è tuttavia quella di un errore, forse dovuto alla tradizione manoscritta, nel testo di Plutarco, per cui si debba leggere anche qui Panainos, riconoscendovi una unica personalità col fratello di Fidia.
Bibl.: G. Lippold, Handbuch der Archaeologie, III, i, Die Plastik, Monaco 1950, p. 136; Lippold, in Pauly-Wissowa, XXI, 1951, c. 193 ss., s. v.; v. anche panainos.