NOMELLINI, Plinio
Pittore, nato a Livorno il 6 giugno 1866, vivente a Firenze. Iniziato al disegno e alla pittura da Natale Betti, il N. divenne scolaro di Giovanni Fattori, e strinse amicizia con Silvestro Lega e con Telemaco Signorini, che l'ebbero carissimo. Donde la sua prima maniera, schiettamente "macchiaiola", rivelata alle esposizioni della Promotrice dal 1886 al 1891. Ma trasferitosi a Genova, il N. si allontanò dalla tradizione toscana per cercare in esperienze divisionistiche maggiori mobilità di forma e vivacità di colore, ottenendo all'"Arte e Fiori" del 1895-96 un primo successo con Visioni di Liguria. Poi, da Le sinfonie della luna e da I tesori del mare all'Epopea Garibaldina e alla Rivoluzione Fascista, il N. si è sempre più infervorato in un indirizzo epico-eroico, quasi più romantico che classico, realizzato con un cromatismo liricizzante, in tele di carattere decorativo; pur continuando a trattare scene familiari e motivi di paese d'un neo-impressionismo spesso audacissimo. Nel 1914 il N. vinceva, con La famiglia, il premio Ussi; nel 1920 faceva una mostra personale nel salone della Biennale veneziana; e altre individuali ha fatte a Roma, Milano, Firenze, Livorno; mentre opere sue si conservano nelle Gallerie d'arte moderna di Roma, Venezia, Firenze, Nervi, nel Palazzo del Littorio a Roma e nel Museo della Guerra a Genova; e hanno sue decorazioni specialmente palazzi e ville del genovesato. Il N. è anche vivace polemista, e arguto scrittore.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931. Vedi inoltre: T. Neal, in Esposizione di P.N., Firenze 1919; M. Tinti, in La fiorentina primaverile, Firenze 1922, pp. 160-162; V. Pica, in Mostra individuale del pittore P. N., Milano 1924; P. Nomellini, La mostra N., in Boll. di Bottega d'arte, Livorno, nov. dic. 1928.