PLOTINA (Pompeia Plotina)
Moglie di Traiano. Era figlia di un L. Pompeo. Donna di elette virtù, amante dell'arte e della cultura, protettrice di filosofi, fu sposa affettuosa, imperatrice semplice e modesta: "tale qui entro, esclamò nel varcare la soglia del palazzo imperiale, quale desidero di riuscirne". A malincuore accettò il titolo di Augusta. È specialmente nota anche per il favore sempre accordato ad Adriano, che principalmente per opera sua sposò Vibia Sabina; parte influente spiegò nel far passare a lui il potere imperiale, quando da Selinunte di Cilicia comunicò che Traiano morente aveva adottato Adriano. Se il fatto fosse vero o no si discute; ad ogni modo corrispondeva agl'interessi dell'impero. Accompagnò poi le spoglie di Traiano a Roma (117). Alla morte di P. (pare 122 d. C.) Adriano espresse il suo dolore in inni dedicati alla memoria di lei, le decretò una basilica a Nîmes, la fece consacrare e la onorò insieme col divo Traiano nel tempio del Foro Traiano.
Bibl.: P. de Rohden e H. Dessau, Prosopographia Imperii Romani, III, Berlino 1898, p. 73, n. 509; B. W. Henderson, The life and principate of the Emperor Hadrian, Londra 1923, pp. 22-24, 35-38, 44, 50-52, 185, 242 (con bibl.); R. Paribeni, Optimus Princeps, II, Messina [1927], pp. 304-311 (con bibl.); L. Homo, Le Haut Empire, nella Histoire générale del Glotz, Parigi 1933, pp. 421, 434, 477-78, 483, 527.