PLUNKET, Oliver, beato
Arcivescovo cattolico di Armagh e primate d'Irlanda, nato a Loughcrew presso Oldcastle (contea di Meath, Irlanda) nel 1629, martirizzato a Tyburn l'11 (1°, vecchio stile) luglio 1681. Fu educato dapprima sotto la direzione del suo parente Patrick P., poi vescovo di Ardagh; ma nel 1645 accompagnô padre Scarampi a Roma, dove studiò dapprima nel Collegio irlandese, e ottenne al termine degli studî di rimanere a perfezionarsi presso gli oratoriani. Nel 1657 incominciò a insegnare teologia a Propaganda Fide; si era intanto legato d'amicizia non solo con lo Scarampi, ma con il cardinale S. Pallavicini ed era diventato il rappresentante a Roma dei vescovi irlandesi, quando nel 1669 Clemente IX lo feee arcivescovo di Armagh dove il P. giunse nel marzo 1670. In Irlanda, dapprima, le parentele aristocratiche e l'atmosfera di simpatie per il cattolicismo di molti alti personaggi gli permisero di attendere con tranquillità ai suoi compiti e di polemizzare, nonostante l'amicizia, con l'arcivescovo Talbot, di Dublino, per difendere i diritti della sua sede (Ius primatiale, 1672). Ma nel 1673, dopo il Test Act che colpiva i dissidenti religiosi, la situazione peggiorò: per varî anni il P., conducendosi con prudenza, poté sottrarsi alla persecuzione; rincrudita questa per effetto della "congiura di T. Oates", fu arrestato e, dopo varie vicende, processato e condannato come reo di avere cospirato per condurre in Irlanda un esercito francese. Lord Essex, che lo sapeva innocente, non osò parlare, né il re Carlo II graziarlo. Le reliquie del P. furono portate nell'abbazia benedettina di Lampspringe (Vestfalia) nel 1684 e nel 1883 in quella di Downside (Inghilterra); la testa, portata a Roma dal card. Howard, fu poi (1772) trasferita nel convento delle monache domenicane di Drogheda (Irlanda). Il P. fu proclamato beato il 23 maggio 1920.