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POBLET

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
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POBLET


. Monastero cisterciense catalano a circa 4 km. da Espluga de Francoli, sulla linea ferroviaria Tarragona-Lérida. La chiesa del monastero di Santa Maria di Poblet, la più importante fondazione cisterciense in Catalogna, fu iniziata al tempo dell'abate Ugo dopo il 1166 e terminata nel 1181. Nel sec. XIV fu aggiunta la torre ottagona sull'incrocio del corpo centrale col transetto, e rifatta la navata destra. Ha tre navate, sorrette da pilastri a sezione cruciforme con semicolonne addossate su ciascun lato, un transetto poco sporgente e il coro con deambulatorio e sette absidiole disposte a raggiera. La vòlta della navata centrale e del transetto è a botte, quella della navatella di sinistra e del deambulatorio a crociera. L'interno è improntato ad un'austerità semplice e severa, tipicamente cisterciense, in cui non assumono valore che i rapporti di masse. La pianta si rivela molto affine a quella delle chiese di Moruela presso Zamora, di Veruela e di Fitero. La pala dell'altar maggiore, di alabastro, riccamente scolpita, è dovuta a Damián Forment (1527 segg.). Sono inoltre notevoli il chiostro, fra i più vasti e meglio conservati dei monumenti cisterciensi; la sala capitolare; il dormitorio lungo 87 metri, costruzione mirabile sostenuta da enormi archi a sesto acuto, a due navate attigue; il refettorio, una delle parti più antiche del monastero, di proporzioni singolarmente slanciate; la sala della cantina o della biblioteca (in origine forse un refettorio); e la sala capitolare, d'uno stile gotico più sviluppato di quello degli altri edifici monastici. Vicino al chiostro s'innalza il palazzo di re Don Martino, iniziato nel 1397, ma rimasto incompiuto. Alle due mura di cinta si accede per la cosiddetta "porta dorata" e la "porta reale" (1369-1377), fiancheggiata da due imponenti torri.

Bibl.: Ramón Salas y Ricomá, Guía histórica y artística del monasterio de Poblet, Tarragona 1893; A. Aragón y Fernández, El Real Monasterio de Poblet, Barcellona 1898; A. Alegret, El monasterio de Poblet, ivi 1899; A. Masriera, Poblet, ivi 1905; V. Lampérez, Historia de la arquitectura cristiana española en la edad media, 2ª ed., Madrid 1930; E. Lambert, L'art gothique en Espagne aux XIIe et XIIIe siècles, Parigi 1931, pp. 94-98, 113-15; P. Lavedan, L'architecture gothique religieuse en Catalogne, Valence et Baléares, Parigi 1935, pp. 22-32, 35-39.

Vedi anche
transetto Nella chiesa cristiana a pianta longitudinale, corpo trasversale (detto anche navata trasversale o traversa) inserito tra le navate e la zona presbiteriale; mediante il transetto la pianta assume forma a croce, formando nel punto di incrocio uno spazio detto crociera, spesso coperto da cupola. Il transetto ... abside architettura   ● Struttura architettonica a pianta semicircolare, sulla quale si imposta una volta a calotta semisferica (catino), utilizzata come motivo di articolazione spaziale interna ed esterna di un ambiente (talora con funzione di contrafforte); può presentarsi anche con andamento poligonale, ... navata Propriamente, in tutti gli organismi architettonici nei quali la copertura grava, oltre che sulle murature perimetrali, anche su strutture intermedie costituite da sostegni allineati, ognuno degli spazi in cui le file di tali sostegni dividono l’area complessiva coperta. La struttura a tre o cinque navata ... ancona Dipinto su tavola o rilievo in marmo o legno, di soggetto religioso, collocato sull’altare, generalmente entro un’inquadratura architettonica (pala d’altare); il termine è riferito in particolare a opere del Gotico e del primo Rinascimento.
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