PODOFILLINA (lat. scient. Podophyllinum)
Resina ottenuta dal rizoma e dalle radici del Podophyllum peltatum, della famiglia delle Berberidacee, per trattamento dell'estratto alcolico con acqua acidulata con acido cloridrico. Massa amorfa, friabile, facilmente polverizzabile, oppure polvere amorfa giallastra, di odore particolare, di sapore amaro speciale, quasi insolubile nell'acqua, solubile in parte nell'etere e cloroformio, solubile in alcool. La podofillina è un prodotto complesso che risulta costituito da una serie di corpi diversi mescolati insieme: podofillotossina (sostanza bianca cristallina alla quale la podofillina deve la sua attività), picropodofillina, podofilloquercetina, acido picropodofillico, ecc. I principî attivi isolati non si adoperano, si adopera invece la podofillina oppure più raramente la polvere del rizoma. La podofillina che ha azione purgativa, produce effetti variabili a seconda della dose. 1 a 5 centigrammi provocano scariche regolari 10-12 ore dopo l'ingestione; da 5 a 10 centigrammi producono copiose evacuazioni alvine mescolate a bile. Dosi più forti dànno coliche e vomiti. La podofillina è un possente colagogo, che si preferisce nella stitichezza abituale: 1-3 centgr., alla sera, dànno all'indomani una scarica normale. Per evitare le coliche, cui non di rado può dare luogo, si associa alla belladonna oppure al giusquiamo. Si somministra in pillole.
La Farmacopea ufficiale italiana (1929) registra le pillole di podofillina e cascara sagrada (Pilulae podophyllini et rhamni purshianae: podofillina gr. 0,10; estratto idroalcoolico di cascara sagrada 2; estratto di belladonna 0,10; da dividere in 10 pillole).