pokestop
(Poke-stop, Poke stop), s. m. inv. Luogo dove raccogliere gratuitamente oggetti utili per il gioco del Pokémon.
• Il vero colpo di genio di Nintendo? Inserire nella mappa monumenti e luoghi degni di nota: i punti di interesse del mondo reale corrispondono a quelli della realtà virtuale. Si chiamano Poke-stop e sono attraenti perché permettono di avere dei bonus. (Vittorio Cerdelli, Corriere della sera, 16 luglio 2016, Cronaca di Brescia, p. 10) • I Pokemon [...] sono ovunque e soprattutto portano a scoprire luoghi sconosciuti della città, dagli androni «artistici» dei palazzi, alle case di personaggi illustri come Edmondo De Amicis o Guido Gozzano o letterari come la maestrina dalla penna rossa. Per scoprirli è necessario fermarsi nei «Poke stop», dei punti di rifornimento dove si possono recuperare le «palle» per catturare i mostri o le uova per farli nascere. (Jacopo Ricca, Repubblica, 22 luglio 2016, Torino, p. VII) • Il vescovo di Noto [Antonio] Staglianò in questi giorni ha avviato una personale battaglia contro l’app dei Pokemon Go, i pupazzetti virtuali diventati per molti giovani quasi un’ossessione. Staglianò si è scagliato infatti contro l’applicazione e i suoi programmatori che hanno disseminato, persino nel seminario vescovile e di fronte alla famosa cattedrale simbolo della città i pokestop, sorta di palestra dove ci si allena per far crescere i Pokemon. (Massimiliano Casto, Avvenire, 19 agosto 2016, p. 10, Attualità).
- Dall’ingl. pokestop.