Località in provincia di Brescia, nell’anfiteatro morenico del Garda, da cui prende nome una facies culturale della prima età del Bronzo, diffusa in tutta la Valle padana. A fronte della ceramica, grossolana e generalmente inornata, l’industria metallurgica raggiunge un alto livello nella fabbricazione di spilloni, bracciali, collari, pugnali, asce di bronzo. Ben sviluppate appaiono l’industria litica (cuspidi di freccia ed elementi di falcetto) e quella su osso e corno (punteruoli, bottoni, pettini). L’economia era basata sia sulla caccia, la pesca e la raccolta, sia sull’allevamento (capre, pecore, maiali, bovini) e l’agricoltura (cereali, lino). Le abitazioni (circolari, ovali) sono di dimensioni ridotte; quasi ignote le sepolture, presumibilmente non accompagnate da corredo funebre.