poliamoroso
agg. Che coinvolge in rapporti di natura intima, affettiva o sessuale più persone informate e consapevoli.
• Se allo stato del Massachusetts, il primo a introdurre il matrimonio omosessuale, sarà data ragione nel richiamo alla sentenza Lawrence, la prossima sarà la volta della poligamia. «Al cuore della libertà costituzionale c’è il diritto di definire il proprio concetto di esistenza», recita la sentenza del 1993. Parole che, se interpretate strictu sensu, apriranno al pieno riconoscimento delle unioni poliamorose. (Giulio Meotti, Foglio, 8 giugno 2006, p. 2) • Spunto notevole per il nostro viaggio nella fedeltà, il poliamore provoca gioie e assilli, testimoniati dagli estenuanti trascorsi personali della stessa Janet [Hardy], sposata con Edward e poliamorosa come il coniuge: «Ci stiamo avvicinando al decimo anniversario di nozze», racconta. (Leonetta Bentivoglio, Repubblica, 27 agosto 2014, p. 35, R2 Cultura) • Victor Hugo Prada, attore. John Alejandro Rodriguez, insegnante di educazione fisica. Manuel Jose Bermudez, giornalista. Tre nomi destinati a rimanere nella storia: sono i membri della prima «unione poliamorosa» legalmente riconosciuta. Accade in Colombia, dove i tre uomini hanno stipulato un accordo riguardante il regime patrimoniale che li lega. (Lorenzo Schoepflin, Avvenire, 14 giugno 2017, p. 17, Mondo).
- Composto dal confisso poli- aggiunto all’agg. amoroso.