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POLIGNAC, Auguste-Jules-Armand-Marie, principe di

di Mario MENGHINI - Enciclopedia Italiana (1935)
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POLIGNAC, Auguste-Jules-Armand-Marie, principe di

Mario MENGHINI

Uomo politico francese, fratello del precedente, nato a Versailles il 14 maggio 1780, morto a Parigi il 2 marzo 1847. Seguì le vicissitudini del fratello durante la rivoluzione e l'impero, e, sopraggiunta la restaurazione, fu da Luigi XVIII nominato successivamente maresciallo di campo, commissario straordinario a Tolosa, ministro plenipotenziario alla corte di Baviera, poi a quella pontificia. Seguì i Borboni a Gand e nella seconda restaurazione ebbe da Luigi XVIII l'incarico di pacificare il Delfinato e la Provenza. Nel 1815 fu membro di un comitato d'ispettori, che sotto la presidenza del conte d'Artois esercitarono una direzione speciale sulla guardia nazionale all'infuori d'ogni ingerenza ministeriale. Nel 1820 il pontefice lo creò principe romano. Ambasciatore a Londra dal 1823 al 1829, firmò il trattato del 6 luglio 1827 che affrancava il popolo ellenico dalla soggezione ottomana. Carlo X lo nominò ministro degli Affari esteri l'8 agosto 1829; e quando cadde il gabinetto Martignac, il P. assunse (19 novembre) la presidenza del consiglio. Fu autore delle famose ordinanze che determinarono la caduta della monarchia legittimista (luglio 1830). Il P., di fronte al furore popolare, tentò di fuggire in Inghilterra, ma fu arrestato a Granville (15 agosto 1830) e trasferito a Saint-Lô, quindi a Vincennes. Deferito alla Camera dei pari, vi ebbe a difensore il Martignac, e il 21 dicembre 1830 fu condannato alla prigione perpetua, dichiarato decaduto dai suoi titoli e morto civilmente. Rinchiuso nel forte di Ham, il 29 novembre 1836 ottenne di essere amnistiato. Visse il resto dei suoi giorni quasi sempre in Inghilterra, dedicandosi a studî storici, dei quali diede saggio con alcune Ètudes historiques, politiques et morales (Parigi 1845). Pubblicò pure nello stesso anno a Parigi una Réponse à ses détracteurs.

Vedi anche
Polignac, Auguste-Jules-Armand-Marie conte, poi principe di Fratello (Versailles 1780 - Parigi 1847) di Armand-Jules-Marie-Héraclius, seguì i genitori nell'emigrazione e condivise l'attività cospirativa ultrarealista nonché la prigionia del fratello. Pari di Francia (1815), fu l'uomo di fiducia del conte d'Artois e uno dei capi della setta ultrarealista dei Cavalieri ... Casimir-Pierre Périer Périer ‹peri̯é›, Casimir-Pierre. - Uomo politico francese (Grenoble 1777 - Parigi 1832). Ufficiale delle truppe francesi in Italia (1798-1800), fondò (1801) a Parigi una banca che in breve raggiunse grande floridezza. Deputato dal 1817, liberale moderato, sedette all'opposizione e dopo la rivoluzione ... François-Pierre-Guillaume Guizot Guizot, François-Pierre-Guillaume. - Uomo di stato e storico (Nîmes 1787 - Val-Richer, Calvados, 1874). Deputato conservatore, sostenne la monarchia liberale di Luigi Filippo pur opponendosi a ogni sviluppo in senso democratico del costituzionalismo orleanista. Ministro dell'Interno (1830), dell'Istruzione ... François-Auguste-René de Chateaubriand Chateaubriand ‹šatobri-ã'›, François-Auguste-René de. - Scrittore francese (Saint-Malo 1768 - Parigi 1848). Di nobile famiglia bretone, trascorse la prima infanzia nella cittadina natale, fece gli studî a Dol, Rennes, Dinan, passò lunghi periodi dell'adolescenza nel solitario castello paterno di Combourg ...
Vocabolario
prìncipe
principe prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
nihil de principe, parum de Deo
nihil de principe, parum de Deo ‹nìil de prìncipe...› (lat. «niente del principe, poco di Dio»). – Sentenza (nata forse in tempi di assolutismo) che raccomanda di evitare, nelle conversazioni, argomenti politici e religiosi che potrebbero...
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