polimero elettroattivo
polìmero elettroattivo locuz. sost. m. – Materiale polimerico di vario genere in grado di modificare alcune sue proprietà in seguito all'applicazione di stimoli elettrici; in particolare appaiono particolarmente promettenti le potenzialità applicative di quelli che cambiano le proprietà di trasparenza/assorbimento della luce e di quelli che modificano la forma e la dimensione (polimeri elettromeccanicamente attivi). I primi trovano applicazione, per es., nella realizzazione di finestre intelligenti e di sensori. I secondi, poiché subiscono deformazioni che possono tradursi in movimenti di piegamento, stiramento e compressione, sono considerati con interesse per applicazioni in robotica e, in particolare, per il possibile uso come muscoli artificiali. Le proprietà tipiche del materiale plastico (resistenza a rottura, leggerezza, lavorabilità, regolabilità delle proprietà in fase di sintesi, basso costo), unite alle elevate deformazioni raggiungibili, rendono questi p. e. i sostituti ideali dei più comuni attuatori ceramici. A seconda del meccanismo di attivazione, si distinguono in due gruppi: elettronici e ionici. Nei primi l'attivazione è dovuta direttamente a forze di tipo elettrostatico, mentre nei secondi è basata su processi di trasporto di ioni e molecole. A differenza dei p. e. elettronici, quelli di tipo ionico possono essere attivati da tensioni elettriche anche molto basse (1-2 V). Il primo esempio di commercializzazione di un dispositivo basato su un muscolo artificiale polimerico (la coda di un pesce artificiale) risale al 2002.