polimorfismo
polimorfismo (o polimorfìa) [Comp. di poli- e -morfismo] [CHF] [FML] Fenomeno per cui un elemento o un composto chimico, perciò detto polimorfo, può assumere, cristallizzandosi, strutture diverse aventi proprietà fisiche differenti, presentandosi in varie modificazioni cristalline (fasi cristalline), ognuna stabile in un certo intervallo di temperature e di pressioni e indicate con le lettere α, β, ecc. Ciò capita per vari minerali; così, per es., lo zolfo a temperatura ordinaria è nella fase cristallina rombica (zolfo α) e a 95.5 °C si trasforma reversibilmente in una fase monoclina (zolfo β), stabile sino alla temperatura di fusione di 114 °C (p. reversibile, o enantiotropo); si ha anche p. irreversibile, o monotropo, come, per es., la trasformazione irreversibile della calcite, fase trigonale del carbonato di calcio, in aragonite, fase rombica. Accade che per alcune sostanze vi sia coesistenza di fasi stabili, come per le due fasi stabili del carbonio costituenti il diamante (cubico) e la grafite (esagonale). ◆ [FML] P. dell'acqua solida: v. acqua: I 25 f.