POLINEVRITE (dal gr. πολύς "molto" e νεῦρον "nervo")
S'intende con questa parola l'affezione infiammatoria di parecchi nervi contemporaneamente. Può avere, schematicamente, due grandi gruppi di cause: infezioni e intossicazioni.
La polinevrite infettiva può essere causata dalla difterite (specie nei bambini), dalla tubercolosi, dal tifo, dalla sifilide (raramente e solo durante il periodo secondario), dalla lebbra, dalla malaria, e, in generale, da tutte le malattie infettive acute. Generalmente la polinevrite insorge dopo che la malattia che l'ha causata è guarita clinicamente (polinevriti postinfettive).
La polinevrite tossica trova la sua causa nell'alcoolismo (assai frequente), nel diabete, nella gotta, nella senilità, negli stati cachettici, in taluni mestieri, nei quali gli operai vengono a contatto con certi determinati veleni (arsenico, solfuro di carbonio, piombo, ossido di carbonio) e in alcune avitaminosi (beri-beri).
Colpisce solitamente gli adulti fra i 20 e i 40 anni; nei bambini è rara, se si eccettua la forma difterica. L'evoluzione, può essere acuta, subacuta e cronica. Talvolta vi sono casi a decorso acutissimo, con elevazioni termiche imponenti, e con esito letale.
Nella sua forma acuta, la polinevrite presenta disturbi della sensibilità e della motilità. I primi sono subiettivi (formicolii, sensazione di pesantezza, dolori ora sordi, ora folgoranti e lancinanti) e obiettivi (iperestesia cutanea a cui poi segue ipoestesia o anestesia, nel territorio di distribuzione dei varî nervi); oltre a ciò si nota viva dolorabilità alla compressione dei tronchi nervosi. I disturbi della motilità cominciano con lievi astenie muscolari, che si vanno in seguito aggravando progressivamente fino alla completa paralisi, con atrofie muscolari gravi e importanti alterazioni, sia qualitative che quantitative, dell'eccitabilità elettrica. I riflessi tendinei e periostei, dopo un breve periodo in cui sono esagerati, scompaiono. Insorgono inoltre disturbi trofici e secretorî: edemi degli arti, iperidrosi delle mani e dei piedi, caduta delle unghie, ecc.
Nella polinevrite alcoolica sono interessate anche le forme di sensibilità profonda e si ha per conseguenza, di frequente, un'atassia che ricorda molto da vicino quella che s'osserva nella tabe (pseudotabe alcoolica). Nella forma cronica di questa varietà di polinevrite possono insorgere disturbi psichici caratteristici, consistenti soprattutto in gravi deficit della memoria immediata e in stati confusionali e di agitazione (sindrome di Korsakov).
Fra le polinevriti infettive, la più frequente è la polinevrite postdifterica, che colpisce generalmente i muscoli del palato, della faringe, dell'esofago e il muscolo ciliare. Le polinevriti da arsenico e da piombo hanno come caratteristica una quasi costante localizzazione nelle fibre destinate ai muscoli delle mani e dei piedi, soprattutto agli estensori. Per l'anatomia patologica della polinevrite, vedi nevrite.