Poliovirus
Virus responsabile della poliomielite. I P., appartenenti alla famiglia dei Picornavirus, sono costituiti da icosaedri senza rivestimento pericapsidico, con RNA a singolo filamento e proteine necessarie per la replicazione e per il capside; a una estremità dell’RNA virale è legata una piccola proteina virale (VPg), necessaria per la sintesi dei filamenti di RNA. Soltanto le cellule dei primati hanno recettori di superficie specifici per questi virus e quindi sono suscettibili all’infezione; l’interazione con il recettore provoca cambiamenti conformazionali nel virus, necessari per la sua penetrazione nella cellula ospite. Sono noti tre sierotipi di P. umani, di cui il più virulento è il tipo 1. Il ciclo di moltiplicazione dei P. ha luogo nel citoplasma ed è indipendente dalla sintesi di DNA dell’ospite.
I P. penetrano dal cavo orale e infettano inizialmente il tratto gastrointestinale umano, la faringe, le tonsille; raggiungono tramite i vasi linfatici le linfoghiandole regionali, dove si moltiplicano per passare poi nel sangue, e invadono il sistema nervoso centrale attraverso i gangli nervosi regionali. Solo una minoranza degli individui infettati dal P. sono colpiti dalla poliomielite. I P. sono resistenti al congelamento, ma vengono inattivati da formaldeide e soluzioni a base di cloro, luce UV e alte temperature. Le feci umane rappresentano il più importante mezzo di disseminazione e il veicolo principale di diffusione va individuato negli alimenti contaminati da acque contenenti materiale escrementizio infetto o da insetti venuti precedentemente a contatto con detto materiale.