POLIPNEA (dal gr. πολύς "copioso" e πνέω "respiro")
Indica l'affrettarsi del ritmo respiratorio, mentre, se gli atti respiratorî oltre che più numerosi nell'unità di tempo divengono anche forzati o profondi, e specialmente quando entrano in azione i muscoli ausiliarî del respiro, si parla più propriamente di dispnea (v.).
Si distinguono varie specie di polipnea propriamente detta: 1. polipnea volontaria; 2. polipnea psichica da impressioni sensoriali o di origine mentale; 3. polipnea riflessa da eccitamenti di certi nervi di senso; 4. polipnea termica, o da calore, da soprarriscaldamento dei centri nervosi: quest'ultima è evidente soprattutto negli animali che non sudano, come i cani, nei quali l'affrettarsi del ritmo respiratorio ha il valore di un meccanismo di regolazione e di compenso, in quanto, aumentando la ventilazione polmonare, aumenta anche l'evaporazione dalla superficie respiratoria del polmone e il sangue perciò più rapidamente si raffredda. In certi animali, come nella rana, v'è un rapporto fisso e costante fra temperatura dell'ambiente e numero degli atti respiratorî al minuto; 5. polipnea compensatoria, provocata da un aumento della venosità del sangue, ossia dall'aumento del suo tasso in anidride carbonica; si manifesta in tutti i casi in cui l'organismo richieda una maggior ventilazione polmonare (p. es., polipnea da lavoro): allora per lo più e specie in condizioni patologiche cardio-polmonari si va dalla vera polipnea alla dispnea.