politerapia
s. f. Associazione di più princìpi terapeutici per la cura di una patologia.
• Alla fine degli anni Novanta Carlo Madaro, pretore a Maglie, in Puglia, aveva emanato un’ordinanza che imponeva all’Asl salentina di somministrare la cura Di Bella (una politerapia anti-cancro inventata dal modenese Luigi Di Bella) a un giovane paziente. (Adriana Bazzi, Corriere della sera, 28 febbraio 2012, p. 50, Idee & opinioni) • Quali sono le conseguenze della medicina difensiva per i pazienti? «Gli interventi che facciamo hanno sempre una controparte negativa, ad esempio pensiamo agli effetti collaterali per i pazienti. Per le politerapie si associano a problemi che il medico deve conoscere bene» (Nicola Montano intervistato da Mi. Bo., Repubblica, 22 settembre 2015, p. 40, RSalute) • Già alla precedente giunta regionale, il Coordinamento regionale Ipasvi del Fvg aveva chiesto una riforma complessiva dell’intero sistema, affinché anche queste strutture private entrassero a fare parte della rete assistenziale regionale, seguendo però linee guida, standard e indicatori quantitativi e qualitativi, sia dal punto di vista organizzativo sia dal punto di vista gestionale, e raccomandando la presenza di un infermiere di riferimento soprattutto per la gestione della politerapia, sino ad ora lasciata in mano a personale con formazione generica o di tipo tecnico. (Flavio Paoletti, Piccolo, 19 agosto 2017, p. 39).
- Composto dal confisso poli- aggiunto al s. f. terapia.
- Già attestato nella Stampa del 27 febbraio 1989, p. 11 (Antonio Tripodina), nella variante grafica poli-terapia.