politico-comunicativo
(politico comunicativo), loc. agg.le Relativo alla comunicazione politica.
• Disinformare sul Pgt [Piano di governo del territorio] evocando ambigui interessi di parte, senza accogliere l’invito a un sereno confronto sui temi che interessano la gente, pare pregiudiziale, sospetto e poco in linea con la grande lezione di stile politico comunicativo che proprio le piazze hanno recentemente impartito ai loro stessi amministratori. Il confronto paga sempre, in un senso o nell’altro, a differenza dei rancori e delle polemiche. (Andrea Boschetti, Repubblica, 10 luglio 2011, Milano, p. I) • «Il giovane segretario della Lega Nord che sottolinea la propria candidatura a sindaco su grandi manifesti senza simboli compie una logica azione di marketing politico personale. Senz’altro utile a se stesso e al suo partito. Ci sembra, però, che segnali come questo non agevolino un percorso vincente. Sempre che, da parte di chi realizza tali strategie politico-comunicative, vi sia davvero la volontà di provare a vincere» (Paolo Rovis riportato da Fabio Dorigo, Piccolo, 24 ottobre 2015, p. 25) • già alla Leopolda dello scorso weekend, è stato evidente il contropiede politico-comunicativo, per dire: non crediate alla falsa immagine diffusa, ossia che ci siamo normalizzati, noi siamo sempre quelli della rottura, della politica diversa, della nuova generazione che vuole cambiare tutto. (Mario Ajello, Messaggero, 11 novembre 2016, p. 1, Prima pagina).
- Composto dagli agg. politico e comunicativo.
- Già attestato nella Repubblica del 15 febbraio 2001, Napoli, p. I (Luigi Vicinanza), nella variante grafica politicocomunicativo.