POLLA
All'estremità settentrionale dell'alta valle del Tanagro - risultante dallo svuotamento di un lago pleistocenico -, il centro abitato di P. ha evidentemente derivato la sua denominazione da quella del mausoleo romano, che nel I sec. dell'Impero una Insteia Polla, sacerdos Iuliae Augustae Volceis et Atinae, dedicò al marito C. Uziano Rufo Latiniano, nei pressi di Forum Popili, ove tale monumento funerario tuttora sopravanza nell'allineamento di una serie di tombe dispiegantesi su un lato della grande via consolare da Capua a Reggio.
In base alla sicura denominazione del Foro, attestata dalla Tabula Peutingeriana e dal Geografo Ravennate, fu il Mommsen, per primo, a proporre la stessa denominazione per la via, dal momento che la famosa iscrizione (lapis Pollae), ancora esistente nel sito stesso di quel Foro e che dovette essere apposta a mò di autoelogium sulla base di una statua onoraria, esplicitamente tramanda come il personaggio a cui il monumento era dedicato - ma di cui manca il nome, che doveva essere riportato sul plinto della statua, non più esistente - non soltanto costruì il forum... heic, ma anche la via da Capua a Reggio.
Così, integrata l'epigrafe dal Mommsen, con la persuasiva attribuzione al console del 132 a. C. P. Popilio Lenate, è oggi opinione prevalente che quell'antica via romana sia stata denominata Popilia, e non Annia, com'è stato di recente proposto, per l'incauto richiamo di un Forum Anni, attestato da Sallustio (Hist., iii, 98 M.), che dev'essere invece ubicato, non lungi dall'odierna Auletta, nell'ambito territoriale della praefectura Vulceiana, limitrofa a quella atinate in cui sorgeva il Forum Popili, ove oggi è Polla.
Dev'essere infine tenuto presente che Forum Popili dovette, in età romana, continuare la funzione esplicata da un più antico mercato italico, come lascia sospettare il recente rinvenimento di tombe lucane, di età ellenistica, nella stessa località, situata sul valico settentrionale dell'alta valle del Tanagro, ove confluivano le vie carovaniere transappenniniche provenienti dalle zone interne della Campania, del Sannio, dell'Apulia, della Lucania e del Bruzio.
Bibl.: Per il lapis Pollae: C. I. L., I2, 638; X, 6950; A. Degrassi, Inscriptiones Latinae liberae rei publicae, I, Firenze 1957, n. 454, con la indicazione della bibliografia a cui bisogna ora aggiungere: V. Bracco, Ancora sull'elogium di Polla, in Rend. d. Accad. di Arch. Lett. e B. Arti, XXXV, 1960, p. 149 ss. Per il mausoleo e la bibliografia relativa anche alle altre scoperte archeologiche nella stessa località: V. Bracco, Studio ricostruttivo di un mausoleo romano in Lucania, in Arch. Class., XI, 1959, p. 189 ss.