• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

POLLACHIURIA

di Amilcare Bertolini - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

POLLACHIURIA (dal gr. πολλάκις "spesso" e οὖρον "urina")

Amilcare Bertolini

È la frequenza, or più or meno aumentata, talvolta anche continua, del bisogno d'urinare, tenendo presente che in condizioni normali durante il giorno il bisogno si fa sentire, a seconda delle abitudini individuali, all'incirca ogni 4-5 ore, in rapporto all'ingestione di liquidi, ai pasti, agli esercizî corporei, mentre di notte il bisogno di mingere, normalmente, non si fa sentire.

Spesso la pollachiuria s'accompagna a un bisogno impellente d'urinare, sì che l'urina fuoriesce involontariamente se i malati non possono soddisfare immediatamente al loro bisogno (falsa incontinenza); e spesso coesistono dolori vescicali o contrazioni dolorose, dovute allo sforzo che i malati fanno per tentar di svuotare un contenuto vescicale ridotto a poche gocce o addirittura nullo. Si ha pollachiuria notturna nei dispeptici (nelle prime ore della notte) e nei prostatici (verso le 1-2 del mattino). La diurna si può palesare senza causa apparente negli stati neuralgici, nevritici o nevropatici della vescica, ovvero in rapporto a movimenti (calcoli vescicali o renali, ipersensibilità del collo vescicale), ai pasti (nei dispeptici o glicosurici), alla stazione eretta (nelle donne con tumore dell'utero o con prolasso genitale e s'accompagna allora a un certo grado d'incontinenza); la pollachiuria diurna e notturna insieme si riscontra in affezioni diverse, siano esse accompagnate o non da piuria (fra le prime, le cistiti, le pielonefriti, la prostatite e l'uretrite posteriore; fra le seconde, l'ipertrofia e i neoplasmi della prostata, i tumori vescicali, certe nefropatie, fra cui specialmente il morbo di Bright, la tubercolosi renale, ecc.). Crisi di pollachiuria si hanno nel passaggio di piccoli calcoli per l'uretere o nell'evacuazione d'una sacca d'idronefrosi.

Vedi anche
piuria Presenza di pus nelle urine. È il sintomo fondamentale della pielite, ma è evento comune a tutte le affezioni purulente, acute e croniche, dell’apparato urinario. idronefrosi Dilatazione del bacinetto renale e talora anche dei calici, con ristagno per impedito deflusso dell’urina, che può causare l’atrofia per compressione del rene. Vi sono idronefrosi congenite (per malformazioni delle vie urinarie) e acquisite (restringimenti ureterali, tumori vescicali, calcoli, inginocchiamento ... uretere Nell’anatomia dei Vertebrati Amnioti (Rettili, Uccelli e Mammiferi), condotto che unisce la pelvi renale con la vescica o alla cloaca, alla quale convoglia l’urina. 1. Anatomia comparata Gli uretere sono i dotti escretori del metanefro. Si originano dall’estremità posteriore dei dotti di Wolff, come ... vescica In anatomia, organo cavo muscolo-membranoso, che fa parte dell’apparato urinario, situato nel piccolo bacino, intercalato tra gli ureteri e l’uretra; in esso si raccolgono le urine prima della minzione. La vescica è in rapporto con la sinfisi pubica; la base, nel maschio, ha rapporti con prostata e vescichette ...
Altri risultati per POLLACHIURIA
  • pollachiuria
    Enciclopedia on line
    In medicina, aumento di frequenza delle minzioni senza aumento della quantità di urina. Può presentarsi con urine limpide (malattie renali, diminuita capacità vescicale ecc.) o con urine torbide per infezione delle vie urinarie (pielite, pielonefrite, prostatite ecc.).
  • pollachiuria
    Dizionario di Medicina (2010)
    Aumento di frequenza delle minzioni senza aumento della quantità di urina. Si distinguono: una p. con urine limpide, dipendente da malattie renali (deficit di concentrazione e di riassorbimento tubulare); una p. con urine limpide dovuta a una diminuita capacità vescicale, per compressione della vescica ...
Vocabolario
pollachïùria
pollachiuria pollachïùria s. f. [comp. del gr. πολλάκις «spesso» e -uria]. – Nel linguaggio medico, aumento di frequenza delle minzioni senza aumento della quantità di urina: si distingue una pollachiuria con urine limpide, dipendente da...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali