polo
pòlo [Der. del lat. polus, dal gr. pólos "asse, perno", a sua volta da pélomai "girare"] [LSF] Termine che indica un punto caratterizzato da una particolare proprietà, specificata quasi sempre dalla qualificazione che l'accompagna. ◆ [ALG] [ANM] Punto che gode di particolari proprietà di riferimento, proiettive, ecc.: l'origine di un sistema di riferimento polare, il p. di un'involuzione, di un momento, ecc. (→ le singole voci). ◆ [ANM] P. al-l'infinito: v. funzioni di variabile complessa: II 778 e. ◆ [GFS] P. analitici: nel magnetismo terrestre, lo stesso che p. del campo dipolare (v. oltre). ◆ [FSD] [EMG] P. analogo: per un cristallo che presenti piroelettricità, l'estremità che si carica positivamente se portata a temperatura maggiore di quella dell'altra estremità, che si chiama invece p. antilogo: v. piezoelettricità: IV 511 b. ◆ [ASF] P. celesti: i due punti d'intersezione dell'asse terrestre con la volta celeste, intorno ai quali si svolge la rotazione apparente delle stelle, p. nord (o boreale o settentrionale) e p. sud (o australe o meridionale), in corrispondenza agli omonimi p. terrestri. ◆ [GFS] P. del campo dipolare: nel magnetismo terrestre, i due punti antipodi della superficie terrestre, intersezione di questa con l'asse del campo dipolare, cioè con l'asse del dipolo nel centro della Terra (inclinato di qualche grado sull'asse terrestre) rappresentato dal termine del primo ordine dello sviluppo in armoniche sferiche del campo medio nel tempo, del quale ultimo costituisce la parte largamente preponderante; come i p. magnetici, la loro posizione varia continuamente nel tempo: v. magnetismo terrestre: III 538 e. ◆ [GFS] P. del clima: nella climatologia, zone ristrette della superficie terrestre caratterizzate da un minimo o da un massimo della temperatura o, meno spesso, di un'altra grandezza significativa per il clima ( per es., l'umidità relativa); in partic.: p. del freddo, dove si registrano le minori temperature medie invernali, per molto tempo identificato nella Siberia nord-orientale e attualmente situato nell'Antartide; p. del caldo, individuato nella Death Valley, in California, per alcuni e nel-l'Etiopia nord-orientale per altri. ◆ [ASF] P. del-l'eclittica: i due punti della sfera celeste che sono a 90° dal piano dell'eclittica, p. nord e p. sud, rispettiv. nell'emisfero celeste settentrionale e meridionale. ◆ [FTC] [EMG] P. di commutazione: lo stesso che p. ausiliario (v. oltre: P. di una macchina elettrica). ◆ [ASF] P. di coordinate celesti: relativ. a un sistema di coordinate astronomiche, i due punti distanti di 90° dal cerchio massimo sulla sfera celeste assunto come cerchio base (per es., i due p. celesti per le coordinate equatoriali, lo zenit e il nadir per le coordinate altazimutali: v. coordinate astronomiche). ◆ [GFS] P. di Gauss: nel magnetismo terrestre, lo stesso che p. del campo dipolare (v. sopra). ◆ [ANM] P. di una funzione: (a) per una funzione reale di una variabile reale, il valore della variabile per il quale il modulo della funzione ha per limite l'infinito; (b) per una funzione di variabile complessa, p. semplice e p. di ordine k: v. funzioni di variabile complessa: II 778 d. ◆ [FTC] [EMG] P. di una macchina elettrica: le zone della superficie attiva dell'induttore e dell'indotto di una macchina dinamoelettrica (detti p. salienti se risaltanti), alle quali corrispondono polarità magnetiche, sempre in numero pari e alternate (per es., v. macchine elettriche: III 511 Fig. 5.2). Oltre ai p. aventi funzioni principali (p. primari), alcune macchine sono dotate di p. ausiliari (detti interpoli se intercalati tra quelli primari) con funzioni ausiliarie (principalmente per facilitare la commutazione). ◆ [ALG] P. di una retta rispetto a una conica: è il punto per il quale la retta è la polare (←) rispetto alla conica. ◆ [ASF] P. di un astro: i punti d'intersezione dell'asse di rotazione di un astro con la superficie dell'astro medesimo: p. della Luna, di Marte, dei pianeti, del Sole, ecc.; si assumono nord oppure sud a seconda che in essi la rotazione appaia, rispettiv., antioraria oppure oraria. ◆ [MCC] P. di un campo: nella teoria dei campi, lo stesso che sorgente scalare del campo: v. campi, teoria classica dei: I 470 e. ◆ [ALG] P. di un'involuzione su una conica: è il punto del piano della conica con cui sono allineati due qualunque punti della conica, corrispondenti nel-l'involuzione. ◆ [MCC] P. di un moto rigido piano: il punto fisso intorno al quale si svolge un moto sferico: → polare: Moto polare. ◆ [GFS] P. di un terremoto: nella sismologia, lo stesso, a seconda dei casi, che epicentro oppure ipocentro del terremoto. ◆ [EMG] P. elettrici: per un oggetto dotato di polarità elettrica, le parti (specific., estremità, elettrodi, morsetti) cariche positivamente o a potenziale maggiore (p. positivo) e cariche negativamente o a potenziale minore (p. negativo); sono tali, per es., i due morsetti di un generatore di corrente continua, in partic. di una pila o di una batteria di pile, di accumulatori elettrici, e anche di condensatori polarizzati e simili. ◆ [ASF] P. galattici: nel sistema di coordinate astronomiche galattiche, i due punti sulla sfera celeste che sono a 90° dal piano dell'equatore della Galassia; il p. galattico nord è nella costellazione della Chioma di Berenice e quello sud è nella costellazione dello Scultore. ◆ [GFS] P. geografici: i due punti di latitudine +90° (p. nord, o boreale o settentrionale o artico) e -90° (p. sud, o australe o meridionale o antartico), intersezione con la superficie terrestre dell'asse dell'ellissoide di rotazione (ellissoide internazionale) cui si assimila la Terra, costituenti la posizione media dei p. terrestri effettivi e pochissimo diversi da questi (v. oltre: Migrazione dei p.). ◆ [GFS] P. geomagnetici: (a) lo stesso che p. magnetici terrestri (v. oltre); (b) secondo un uso tradizionale, oggi poco seguito, lo stesso che p. del campo dipolare (v. sopra). ◆ [EMG] P. magnetici: per un corpo magnetizzato, le zone superficiali di esso, in genere di estremità, che presentano polarità magnetica nord e sud (per convenzione, la polarità nord è quella dell'estremità dell'ago magnetizzato di una bussola magnetica che, a bassa o media latitudine, punta verso il nord geografico). ◆ [GFS] P. magnetici terrestri: i due punti della superficie terrestre nell'emisfero boreale (p. magnetico nord) e nell'emisfero australe (p. magnetico sud) in cui l'inclinazione del campo magnetico terrestre è, rispettiv., di +90° (campo verticale verso il basso) e di -90° (campo verticale verso l'alto); si tratta di punti ad alta latitudine, peraltro piuttosto discosti dai p. geografici e non antipodi tra loro, per di più variabili continuamente e irregolarmente nel tempo (quindi, nel dare la loro posizione geografica va sempre specificata l'epoca): v. magnetismo terrestre: III 534 e. ◆ [GFS] P. magnetico virtuale: nel magnetismo terrestre, uno dei p. del campo dipolare, di solito boreale, deducibile, per una data località, dai valori misurati localmente della declinazione e dell'inclinazione magnetiche, mediante le stesse formule che si usano per i p. paleomagnetici (v. oltre). ◆ [GFS] P. paleomagnetico: per un dato campione di roccia magnetizzata rinvenuta in una data località, il p. del campo dipolare, di solito boreale, dedotto dalla declinazione e inclinazione della magnetizzazione propria del campione, dal quale si può dedurre la posizione che quella località occupava sulla Terra all'epoca della formazione della roccia in questione: v. paleomagnetismo: IV 445 a. ◆ [GFS] P. terrestri: i due punti d'intersezione con la superficie terrestre dell'asse della rotazione terrestre, p. nord e p. sud a seconda che tale rotazione appaia in esso, rispettiv., antioraria oppure oraria; per distinguerli dai p. geografici (v. sopra) sono da taluno chiamati p. veri. ◆ [ASF] Angolo al p.: nel triangolo di posizione di un astro, l'angolo interno che ha il vertice nel p. celeste più vicino all'astro, lo stesso che angolo orario (→ posizione: Triangolo di p.). ◆ [ASF] Equazioni delle coordinate del p.: v. coordinate astronomiche, misurazione delle: I 758 b. ◆ [EMG] Magnete a p. alternati: lo stesso che ondulatore. ◆ [ASF] [GFS] Migrazione, o moto dei p. terrestri: il piccolo spostamento pseudoperiodico dei p. terrestri sulla superficie terrestre, dovuto alla precessione dell'asse terrestre intorno all'asse polare d'inerzia. La traiettoria di ognuno dei p. (polodia) negli ultimi 200 anni è compresa dentro un quadrato di circa 30 m di lato e lo pseudoperiodo di essa è di circa 437 giorni (periodo di Chandler), maggiore, a causa della non rigidità della Terra, di quello (periodo euleriano, di circa 305 giorni) che si avrebbe se la precessione fosse perfettamente rigida. La migrazione dei p., prevista teoricamente da L. Euler nel 1765 e confermata con osservazioni da A. Nobile nel 1885, provoca una parallela variazione di tutte le coordinate terrestri e astronomiche; tali variazioni sono accuratamente seguite da appositi enti internazionali (International Polar Motion Service, Servizio internazionale delle latitudini, Bureau International de l'Heure): v. Terra: VI 225 a.