POLYNEIKES (Πολυμνείκης)
Scultore di Afrodisiade, noto da due firme: una su un frammento di Tabula Iliaca proveniente da Roma, l'altra su una piccola base dall'Asia Minore.
Il frammento romano, ora perduto, in marmo palombino portava incisa in caratteri piccolissimi l'iscrizione Πολυνε[ί]κης ᾿Αϕροδεισιεύς ἐποίει, conservando peraltro solo il piede e parte di una gamba di una persona in atto di salire su di una nave: piuttosto che la partenza di Enea (Visconti), sarà stato un particolare dell'assalto dei Troiani alle navi dei Greci. Il frammento poteva appartenere alla tavola in marmo palombino di cui si conserva un piccolo pezzo ai Musei Capitolini. La base in marmo bianco trovata a Domusboǧaz (e che pertanto potrebbe provenire da Priene come da Tebe del promontorio Mycale) reca la stessa firma, con una sorprendente identità nei caratteri epigrafici (tranne l'epsilon che qui è semicircolare) e nel ductus, e col medesimo gusto miniaturistico nella stesura della minuta iscrizione; la base, alta soli 4 cm con doppia modanatura, reca superiormente l'attacco di un piede ed un'altra traccia incerta, elementi che non permettono ipotesi sul personaggio rappresentato. I caratteri epigrafici ed il confronto con le Tabulae Iliacae altrimenti note, permettono di datare i due frammenti al I sec. d. C.
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., Lipsia 1885, 371; M. Squarciapino, La Scuola di Afrodisia, Roma 1943, p. 17; tav. A, c; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XXI, 1952, c. 1788, s. v., n. 2. Per le Tabulae Iliacae: R. Lanciani, in Bull. Com., V, 1877, p. 56; C. L. Visconti, in Bull. Com., XIV, 1886, p. 321, tav. XI, 17; I.G., XIV, 1257; H. St. Jones, The Sculptures of the Museo Capitolino, Oxford 1912, p. 175, n. 836. Per la base da Priene, Berlino, Musei: Th. Wiegand-H. Schrader, Priene, Berlino 1904, p. 18; Fr. Hiller von Gaertringen, Inschriften von Priene, Berlino 1906, n. 214.