pompaggio
pompàggio [Der. del fr. pompage, da pomper "pompare"] [LSF] (a) Propr., l'atto e l'effetto di pompare, cioè di spostare un fluido da un sito a un altro, in partic. da un livello a un altro; (b) per analogia, l'operazione, basata sull'interazione tra le molecole di una sostanza (mezzo attivo) e un'opportuna radiazione emessa da un'apposita sorgente (detta, sempre analogicamente, sorgente pompa o semplic. pompa), per cui atomi o molecole sono fatti passare, in modo ordinato, da un loro livello energetico ordinario a un livello eccitato; ritornando successiv. a quello di partenza, sempre in modo ordinato, emettono un fotone; il complesso di questi fotoni costituisce una radiazione coerente; su questo meccanismo sono basati i maser e i laser, per i quali si parla, rispettiv., di p. elettrico e p. ottico (v. elettronica quantistica: II 375 f, e). ◆ [OTT] P. per trasferimento risonante dell'eccitazione: v. elettronica quantistica: II 376 b. ◆ [MCF] Velocità di p.: (a) per una pompa in genere, il volume di fluido che essa può spostare nell'unità di tempo; (b) per una pompa da vuoto, il volume che la pompa può aspirare nell'unità di tempo, a una data pressione.