COPPINI, Pompeo
Nacque a Moglia (Mantova) il 19 maggio 1870 da Giovanni e da Leandrina Raffa. Nella sua autobiografia il C. racconta che un avo, Lorenzo Coppini, di Pistoia, si era stabilito a Moglia dove la famiglia fabbricava cremor di tartato. Scrisse, ancora, che nell'anno 1872 suo padre condusse la famiglia a Firenze, dove il C., a sedici anni, fu incoraggiato a modellare nello studio del Romagnoli, scultore in marmo e alabastro, mentre suo primo maestro fu Emilio Zocchi; entrò quindi (1886-87) nell'Accademia di belle arti, allievo di Augusto Rivalta.
Dall'archivio dell'Accademia (Affari dell'Istituto delle belle arti, filze 76 ins. 29, 77 ins. 33. 78 ins. 29) risulta che il C. ottenne alcuni premi sino al 1889.
Completato il corso all'Accademia nel 1889, prestò servizio militare nell'11° reggimento bersaglieri di stanza a Firenze sino al 1891. Lavorò per poco tempo nello studio di A. Bortone, che considerava come uno dei migliori scultori del ritratto in Europa. Lo stesso C. scrive che nel suo studio, in via Della Robbia, scolpì in un anno circa cinquanta busti fra i quali uno di T. Mommsen. Dal 1894 iniziò per il C. un periodo movimentato, nonché di maturazione politica. Richiamato nel 1° reggimento bersaglieri durante la repressione dei moti scoppiati in Sicilia, fu inviato nelle vicinanze di Sciacca a Sambuca Zabut (dal 1921, Sambuca di Sicilia). Aderì alla massoneria (l'Oriente in Palermo). Ritornato a Firenze e trovandosi senza lavoro, partì per Carrara e Pietrasanta. In seguito il C. lavorò nel laboratorio Bacci a Seravezza, dove creò modelli per monumenti cimiteriali che, fotografati, fecero parte di cataloghi mandati in America. Partito da Genova come emigrante, il 21 febbr. 1896, per gli U.S.A., arrivò a Castle Garden, N. Y., il 5 marzo 1896. Passò i suoi primi anni a New York lavorando sotto Alexander Doyle e Giovanni Turini. Nel 1898 sposò Elizabeth Di Barberi e nel 1901, anno in cui ottenne la cittadinanza americana, partecipò ad un concorso patrocinato da un giornale della colonia italiana a New York per una targa commemorativa del re Umberto I (L'Araldo italiano, 20 genn. 1901).
Durante la sua carriera il C. lavorò a Chicago (1916-22) e a New York sino al 1936, ma si sentiva a casa nel Texas dove lavorò nel suo studio di San Antonio nei primi quindici anni del secolo e dove ritornò dal 1942-47 come titolare del dipartimento d'arte alla Trinity University di San Antonio.
Molti suoi monumenti sono nel Texas State Cemetery: ricordiamo quello commissionato dal governatore Colquitt nel 1912 per Stephen Austin, il "padre del Texas": una statua in bronzo la cui fusione fu eseguita nella Florentine Foundry di Chicago. Altri monumenti importanti sono: quello ai Terry's Texas Rangers (cominciato nel 1905, Austin, Texas); la statua equestre al Generale Yohn H. Morgan (commissione del 1908 Lexington, Ken. notizia del monumento ed altre comunicazioni di Martha Futch Birchfleld, Lexington; B. Milward, The Unveiling ofthe Morgan "Statue" in Lexington: As It was, Lexington 1981, pp. 52 s.); la Littlefield Memorial Fountain, regalata alla Texas University, Austin (1914); il cenotafio agli Eroi di Alamo (eretto nel 1939 a San Antonio) e le porte per la loggia massonica, "The Scottish Rite Temple" (a San Antonio) rappresentanti Sam Houston mentre organizza la loggia del Texas e George Washington maestro della loggia di Alexandria in Virginia.
Il C. partecipò anche ai concorsi internazionali come quello di Cuba. Predilesse la lavorazione in bronzo per cui incontrò non solo la resistenza di chi commerciava nella pietra locale, ma ebbe in più il problema della mancanza di adeguate fonderie per cui a volte mandò i suoi lavori alla fonderia Nelli a Roma.
Nell'autobiografia il C. cita vari giornali che scrivevano delle sue commissioni e dei suoi concetti artistici. Amante di statue idealistiche ed allegoriche che raffigurano ed esaltano i grandi benefattori, considerò il monumento come il miglior documento storito del tempo e del progresso della società e scrisse che lo scultore dovrebbe aspirare particolarmente alla glorificazione degli uomini d'affari, i veri creatori della società americana. Deprecò non solo i monumenti standardizzati, ma anche quelli commemorativi sotto forma di edifici utilitari.
Nel 1908 il C. tornò per breve tempo in Italia dove ricevette calorosa accoglienza dalla cittadinanza di Moglia; allora ebbe l'opportunità di vedere in tutta l'Europa le migliori sculture moderne. Per la sua attività americana fu insignito nel 1931 con la commenda della Corona d'Italia. Il C. fece un ultimo viaggio in Italia nel 1950; a Moglia venne eretto un suo monumento ai Martiri della guerra. Morì a New York il 28 settembre 1957, ma fu sepolto in San Antonio (dove la Coppini Academy, ancora attiva come centro artistico, conserva ampia documentazione).
Fonti e Bibl.: Fonte principale è l'autobiografia del C.: From dawn to sunset, San Antonio, Texas, s. d. [1949]; si veda anche: Attraverso le arti sorelle, in Musica e musicisti, Gazzetta musicale di Milano, LX (1905), 8, p. 258; Uno scultore fiorentino che si fa onore in America in La Nazione, 25 luglio 1908, (Cronaca di Firenze); Guida del toscano a Roma, Firenze 1939, p. 159.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII, p. 379; Who's who in American Art, a cura di A. C. Mc Glanflin, I, Washington 1935, p. 98; A. M. Bessone-Aureli, Diz. d. scultori ed architetti ital., Genova 1947, p. 166; J. F. Carr, Mantle Fielding's Dict., Amer. Painters, Sculptors and Engravers, New York 1965, p. 77; A Guide to the Lone Star State, a cura di H. Hansen, New York 1969, pp. 144, 171, 175, 177, 233, 325, 332, 583; H. Vollmer, Künstlerlexikon des XX. Jahrh.s, I, p. 473 (con bibl.).