GAURICO, Pomponio
Scrittore salernitano, nato tra il 1481 e il 1482 a Gauro, donde: il cognome. Trascorse la giovinezza nella Napoli del Pontano e del Sannazzaro; prima del 1501 era, col fratello Luca, a Padova dove ebbe compagni nello Studio famoso Gaspare Contarini, Andrea Navagero e altri celebri umanisti. Il più importante tra i suoi scritti giovanili è il dialogo De Sculptura, dove il G., che era pure un artista, tratteggia, in un latino impeccabile, l'esemplare del perfetto scultore. Interessanti, e a volte preziose, le notizie da lui raccolte sulla storia della scultura antica e del suo tempo, onde a ragione poté vantarsi di essere stato il primo trattatista in materia. A Roma diede opera ad altri scritti eruditi e nel 1512 successe alla cattedra di Giovanni Musefilo nello studio di Napoli e la tenne fino al 1519. Gli anni successivi dedicò alla poesia, dandoci nel Liber Elegiarum ventinove elegie pregevoli per spontaneità e sincerità d'ispirazione. La sua morte seguì in modo misterioso nel 1530; partito da Salerno per Castellamare, allo scopo di far visita a una dama illustre, scomparve con carrozza, cavalli e servi, forse gettato in mare da qualche geloso.
Bibl.: E. Percopo, P. G., umanista napoletano, in Atti R. Acc. di Arch. lett. e Belle arti di Napoli, XVI, 1891-93, pp. 141-261.