ponderoso
In senso metaforico: " arduo ", " gravoso ", " difficile ", " faticoso "; ma si tratta di una fatica, o meglio, di una responsabilità intellettuale e morale: chi pensasse il ponderoso tema / e l'omero mortal che se ne carca (Pd XXIII 64: " di quanto peso è la materia di che trattare mi conviene e pensasse ch'io sono mortale che l'ho a portare ", Ottimo).
Di nessun valore la variante poderoso, di qualche codice antico, anche fiorentino, accolta da editori e commenti nell'Ottocento: infatti l'efficacia dell'espressione è dovuta all'uso dell'aggettivo p. in unione col verbo ‛ pensare ' che ha qui, con tutta probabilità, il valore etimologico del latino pe(n)sare (" misurare il peso ", e quindi " considerare ", " soppesare ", " valutare "): " chi riuscisse a misurare (sulla bilancia del proprio pensiero?) il peso del tema... e (riflettesse) che l'omero... che se ne carica è di uomo mortale... " (Mattalia). Dall'idea del tema p. deriva la successiva immagine dell'omero che se ne carca e che trema (v. 66) sotto il peso della responsabilità.