ponente
Una voce che compare soltanto nella Commedia, due volte: ed entrambe le volte presentando qualcosa da chiarire.
Così in If XIX 83 dopo lui verrà di più laida opra / di ver' ponente, un pastor sanza legge: dopo Bonifacio VIII verrà un papa di più sozza condotta (Clemente V) da p. (dalla Guascogna). Perché da ponente? La Guascogna non è a p. di Roma, ma a nord o, se vogliamo, a nord-ovest. C'è di mezzo una questione cartografica. " Le carte dei suoi tempi [dei tempi di D.] spostavano la direzione dei paralleli, in modo che la Sardegna e la Corsica figuravano più meridionali, e a ponente di Roma si metteva la Francia del sud " (Porena). Ma, prescindendo dalla questione cartografica, p. potrebbe indicare i paesi occidentali in genere (Sapegno), quindi anche la Francia; o, con significato allegorico (Mattalia), la parte contraria a quella considerata auguralmente benefica, l'oriente.
Anche per il passo di Pg II 15 Ed ecco, qual, sorpreso dal mattino, / per li grossi vapor Marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol marino, c'è qualche difficoltà interpretativa; e anche qui opportunamente ci soccorre il Porena, sempre attento alle più sottili questioni geografico-astronomiche, osservando che " il poeta, nelle sue marine toscane, aveva avuto familiare la visione del mare di ponente, non di quello di levante ": ed è a questa esperienza terrena che si riferisce, anche se Marte non appare sempre a quell'ora né in quella direzione né a quel livello; l'angelo nocchiero - la cui visione ricorda la visione di Marte - viene non da p. ma da levante (per l'orizzonte del Purgatorio). Insomma c'è nella terzina una caratteristica mescolanza o fusione o compenetrazione di dati, che la rende più letteraria che scientifica: D. all'alba vede sul mare, a oriente, una luce rossa (dati attuali), che gli ricorda qualche apparizione mattutina del rosso pianeta Marte sul mare, a p., già veduta là nell'Abitabile (dati abituali). Il poeta vuol rendere poeticamente un'impressione, esprimere un'equivalenza di sensazione in similarità di atmosfera, non circoscrivere scientificamente una nozione astronomica.