ADAMO, Ponte di (A. T., 93-94)
Vien così chiamato un bassofondo marino, formato da sabbie e da scogli, per una lunghezza di circa 30 km., il quale unisce l'isoletta di Rameswaran all'isola di Manaar, come proseguimento di quell'esile e lunga digitazione della costa di Madura che si lancia verso la costa NO. di Ceylon. A bassa marea resta quasi totalmente scoperto e ad alta marea si copre quasi dappertutto con uno strato da 1 ad 1,50 m. d'acqua. Le ferrovie già arrivano, da un lato, all'estremità orientale dell'isola di Rameswaran dall'altro sino all'estremità occidentale dell'isola di Manaar, ma presto pare saranno allacciate utilizzando i l Ponte di Adamo, stabilendo così una comunicazione ininterrotta tra l'India e l'importantissimo porto di Colombo. La tradizione indù dice che il ponte fu costruito da Hanumān, il dio-scimmia, col proprio esercito, per accompagnare Rāma che andava a riprendere la moglie Sītā, rubatagli da Rāvana, il re-demonio dalle dieci teste, abitante Ceylon (v. Rāmīyana).
Dal punto di vista geografico e geologico il Ponte di Adamo presenta un esempio interessante di cordone litorale, composto nel suo complesso di sabbie e di alluvioni, ricoprenti calcari madreporici e arenarie tenere che si sconnettono in grossi blocchi rettangolari, cui è dovuta la leggenda di una costruzione ciclopica; il tutto è collegato a movimenti negativi delle coste.