PONTIERI
. I pontieri militari sono soldati, per lo più appartenenti all'arma del genio, il cui compito è la costruzione dei passaggi sui corsi d'acqua nella zona delle operazioni strategiche e tattiche. In Italia essi sono organizzati in 2 reggimenti.
L'attrezzatura dei reparti pontieri (costituente, nel complesso, il così detto parco) ha come elemento principale l'equipaggio da ponte. Il primo equipaggio da ponte militare, in condizione da poter seguire le truppe operanti e da poter essere posto in opera (gettato) in breve tempo su correnti anche molto veloci e profonde, fu studiato dal generale Cavalli e adottato dall'esercito piemontese. Successivamente modificato e alleggerito in rapporto con i perfezionamenti dei materiali, l'equipaggio da ponte italiano consente oggi, anche mercé la motorizzazione, una considerevole celerità di trasporto (alcuni tipi sono studiati in modo da poter seguire le divisioni celeri) e può permettere la costruzione di ponti fino a 18 tonnellate di portata. L'elemento del sistema galleggiante è la mezza-barca; il ponte di maggiore portata poggia su tre mezze-barche per ogni campata. Nella manovra di gittamento si sono studiate tutte le possibili economie di tempo, come, ad esempio, l'uso di carrelli per far affluire sul luogo della costruzione tavole e travi.
Nell'ordinamento di pace, i reparti pontieri non sono assegnati in modo fisso alle grandi unità; in guerra se ne assegnano normalmente delle aliquote ai corpi d'armata e alle armate.
Durante la guerra mondiale i pontieri italiani si distinsero specialmente nel primo periodo per impiantare e assicurare i passaggi attraverso l'Isonzo, e nel secondo periodo durante la battaglia del Piave e durante quella di Vittorio Veneto.